La versione del Komandante: su Netflix la docuserie "Vasco Rossi - Il Supervissuto"

"Per una volta volevo raccontare la mia versione. Ho scelto lo schermo invece di un libro e per una volta mi sono messo in gioco. Parlo in prima persona. Era un'esperienza che dovevo e volevo fare". Così Vasco Rossi ha presentato la serie "Vasco Rossi - Il Supervissuto", su Netflix da mercoledì 27 settembre."L'idea mi piaceva e stuzzicava la mia vanità - ha raccontato Vasco - ma ero anche molto la curioso di spingere il tasto rewind per raccontare la vera storia di Vasco Rossi, oltre tutte le leggende che si raccontano in giro". La serie, scritta da Igor Artibani e Guglielmo Ariè, insieme a Pepsy Romanoff che è anche regista, ha anche un eloquente sottotitolo, "voglio una vita come la mia", che in fondo è una rivendicazione di una vita vissura sempre al massimo a volte in maniera spericolata, tanto per parafrasare alcune delle sue canzoni più famose. La docuserie è stata girata, in gran parte, durante i due anni di pandemia e quindi in un momento di inaspettata pausa dai soliti e innumerevoli impegni della rockstar di Zocca ed è stata l'occasione per ripercorrere una lunga storia, attraverso i momenti più importanti della carriera di Vasco e della sua sua vita. Dai primi palchi, agli stadi, senza dimenticare gli inizi a Punto Radio di Zocca. E poi le  donne, la famiglia e gli amici. Per la serie Vasco ha scritto anche un brano inedito:  "Gli sbagli che fai". "È Una canzone sulla condizione umana - ha spiegato lui stesso- alla continua ricerca di un centro di gravità permanente che non può esistere e di un senso che non sempre c'è. Io sono quello che sono grazie a tutto quello che ho fatto, soprattutto gli sbagli. E' valsa la pena fare tutto".