Abbiamo "fatto qualche progresso". Così Trump nelle sue dichiarazioni dopo il bilaterale con Putin in Alaska. Tuttavia, ha aggiunto, "non c'è accordo finché non c'è un accordo". Il presidente Usa ha parlato del lungo incontro, durato quasi tre ore tra lui , Putin e delegazioni molto ristrette, come di un confronto "estremamente costruttivo", durante il quale molti punti sono stati concordati. Ha detto inoltre di ritenere possibile un'intesa ("Non ci siamo arrivati, ma abbiamo ottime possibilità di arrivarci"), ma che la decisione alla fine spetta ad altri che ora chiamerà, ovvero la "NATO e le varie persone che ritengo appropriate. E, naturalmente, il Presidente Zelensky". Vladimir Putin ha da parte sua affermato che le cause primarie della guerra devono essere eliminate affinché la guerra in Ucraina finisca: "La situazione in Ucraina è legata alle minacce fondamentali alla nostra sicurezza". Putin, che non ha mancato in più occasioni di lodare Trump, ha poi ammonito gli europei a non ostacolare " con provocazioni e intrighi" un possibile accordo. Dopo le loro dichiarazioni, Trump e Putin non hanno risposto alle domande dei giornalisti. Trump è poi partito subito per Washington ed è stato annullato il previsto pranzo di lavoro. Si annunciano ora momenti di febbrili consultazioni tra Trump, i principali leader dei paesi Nato e Zelensky, ma la sensazione è che i nodi, al di là del feeling confermato tra Trump e Putin, restino ancora irrisolti.