Lunedì Trump riceverà Zelensky alla casa Bianca, domani riunione della "Coalizione dei Volenterosi". Dopo il verice Trump-Putin in Alaska, le prime valutazioni, i commenti, le cautele di alcuni dei protagonisti, Zelensky in testa, sta per arrivare il moment della verità. Per il New York Times, Trump prorrà al presidente ucraino uno scambio di territori con la Russia, che poi nella sostanza è la cessione di porzioni di territorio ucraino invaso dalle truppe di Mosca. Secondo alcune fonti, anche i leader europei sono stati invitati a partecipare lunedì. Dopo l'incontro con Vladimir Putin, Trump sembra avere abbandonato la richiesta di un cessate il fuoco immediato, ritenendo che ora sia possibile negoziare un trattato di pace rapido a condizione che Zelensky accetti di cedere il resto del Donbass, anche le aree non occupate dai russi. In cambio Putin avrebbe offerto un cessate il fuoco nel resto dell'Ucraina, lungo le attuali linee di battaglia, e la promessa scritta di non attaccare più l'Ucraina o qualsiasi altro Paese europei.
Con queste ipotesi si confronteranno domani i Volenterosi convocati da Macron per domani alle 15. Ci saranno il primo ministro britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Frederick Merz. Collegata ci sarà anche la premier Giorgia Meloni, che oggi prima della nota congiunta europea che ha ribadito i paletti per un negoziato, ha rilasciato una dichiarazione improntata al cauto ottimismo. I paletti europei sono quelli di volere che la sicurezza dell'Ucraina sia garantita in modo affidabile e a lungo termine, e non volere veti russi sull’Ucraina nell’Unione e nella Nato. Gli stessi propositi di Zelensky che chiede per questo "il coinvolgimento sia dell'Europa che degli Stati Uniti". Per il presidente ucraino tutte le decisioni "devono essere discusse con la partecipazione dell'Ucraina e nessuna questione, in particolare quelle territoriali, può essere decisa senza l'Ucraina".