A Gaza atti genocidi. Per la commissione Onu superati i limiti delle convenzioni internazionali. A Gaza City l' avanzata dei tank. L' IDF: controlliamo il 40% del territorio

I carri armati  di Israele avanzano in diverse aree alla periferia di Gaza City, soprattutto nel nord-ovest. L' offensiva iniziata nella notte in quello che resta della più grande città della Striscia, vede i tank avanzare mentre l'artiglieria e i droni spianano il terreno. La fuga verso sud dei palestinesi avviene sotto il fuoco israeliano, mentre fonti dello stato maggiore affermano che è “solo l'inizio”. L'Idf controlla ha fatto sapere che al momento circa il 40% del territorio urbano di Gaza City, è sotto il suo controllo.

Il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese chiede un "intervento internazionale urgente ed eccezionale per proteggere i civili a Gaza City" e impedire che Israele la trasformi in "una fossa comune". Netanyahu intanto, ringrazia Trump per “l'incrollabile sostegno”, mentre il presidente Usa da parte sua prova a rassicurare il Qatar: "Israele non vi colpirà".

Gli investigatori indipendenti delle Nazioni Unite hanno accusato Israele di aver commesso un "genocidio" a Gaza con l'intento di "distruggere i palestinesi", attribuendo la responsabilità al primo ministro Netanyahu e ad altri vertici dello Stato. La  Commissione d'inchiesta internazionale ha rilevato che le forze israeliane hanno compiuto "quattro dei cinque atti genocidi previsti dalla Convenzione del 1948".