L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha definito illegale l'abbordaggio e la cattura da parte di Israele di navi umanitarie in acque internazionali. "In quanto potenza occupante, Israele deve garantire cibo e forniture mediche alla popolazione nella massima misura possibile dei mezzi disponibili, oppure accettare e facilitare programmi di aiuti umanitari imparziali, forniti rapidamente e senza ostacoli", ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Thameen al-Kheetan. Il portavoce inoltre invitato Israele a rispettare i diritti delle centinaia di attivisti della Sumud Flotilla che ha fermato, incluso il diritto di contestare la legalità della loro detenzione.
Pesanti condanne ad Israele arrivano da molti governi, anche europei. Il ministro degli Esteri del Belgio Maxime Prevot ha definito "inaccettabile" il sequestro delle imbarcazioni della flottiglia da parte di Israele e ha dichiarato di aver convocato l'ambasciatore israeliano. "Studieremo quanto è accaduto, per ora l'importante è gli attivisti possano tornare in sicurezza a casa. Poi vedremo se ci saranno delle azioni da fare", ha detto più prudentemente il premier Pedro Sanchez rispondendo a chi gli faceva notare che gli attivisti si sentono abbandonati dal governo. Madrid, ha detto Sanchez "è stata sempre in contatto con loro e si è mossa per la loro protezione. Bisogna riconoscere la solidarietà che ha espresso la società spagnola. Ora ci interessa la sicurezza dei nostri connazionali".
Dalla Turchia fa sentire la sua voce il presidente Erdogan che ha definito l'intercettazione da parte di Israele delle navi umanitarie di Gaza un "atto di pirateria". La procura di Istanbul ha annunciato di aver aperto un'indagine sulla detenzione di cittadini turchi a bordo delle imbarcazioni che cercavano di rompere l'assedio di Gaza. Parole dure anche da Qatar impegnato in questo ore a convincere Hamas a dire si al piano Trump per Gaza. Il Ministero degli Esteri ha descritto il sequestro di massa come una "minaccia alla sicurezza marittima e alla libertà di navigazione" e ribadito l'invito alla comunità internazionale "affinché si assuma le proprie responsabilità morali e legali adottando misure decisive contro le continue violazioni del diritto internazionale da parte delle autorità di occupazione israeliane".