Roma: Liceo Giulio Cesare occupato dagli studenti. Contestano la dirigenza della scuola per la gestione della vicenda della "lista stupri"

Occupato nella notte dagli studenti il liceo Giulio Cesare in corso Trieste, a Roma. E' il liceo dove nei giorni scorsi era stata ritrovata nel bagno dei ragazzi una 'lista stupri' che aveva provocato molta indignazione tra gli studenti e le famiglie. Su quelle scritte, la procura di Roma ha aperto un'indagine per istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. A quella vicenda, si richiamano anche gli studenti che hanno promosso l'occupazione che contestanoil modo in cui la dirigente scolastica avrebbe gestito la vicenda della lista degli stupri: "È vergognosamente evidente che alla dirigenza risulti scomodo riportare la realtà dei fatti per preservare il bel volto della scuola, infatti è più facile tacere e strumentalizzare il dissenso degli studenti". 

La dirigente scolastica, Paola Senesi, da parte sua ha replicato con un comunicato in cui respinge le accuse che le sono state rivolte, ricordando di avere "promosso riunioni e approfondimenti per potenziare le attività già realizzate e individuarne di nuove. Tali azioni sono state sviluppate recependo le istanze degli studenti e dei loro genitori, al fine di promuovere e concretizzare la cultura del rispetto, per superare e contrastare qualsiasi forma di atteggiamento discriminatorio e qualsivoglia forma di violenza”.

L’occupazione non ha raccolto consenso unanime tra gli studenti. I rappresentanti di istituto hanno fatto sapere che, per loro, l’occupazione “non è uno strumento efficace”, mentre il collettivo Zero Alibi, da cui è partita la denuncia della lista stupri lamenta che "nell’organizzazione e nella pianificazione dell’occupazione sono state colonne portanti persone dichiaratamente fasciste". Per il Collettivo "Questi individui sono stati autori di attacchi omofobi e squadristi e hanno affermato apertamente di essere antisemiti”. Da qui la scelta di dissociarsi dall’occupazione.