Il 25 maggio, per il quarto anno, ricorre la giornata internazionale senza plastica. Istituita dall’associazione Free The Ocean, organizzazione ambientalista nata nel 2019, intende sensibilizzare le opinioni pubbliche sulla necessità di abbandonare l'utilizzo della plastica. “L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più urgenti – dice Free The Ocean – . L’International plastic free day è una giornata per richiamare l’attenzione sulla plastica che usiamo quotidianamente, in particolare la plastica monouso”. Nonostante una sempre più diffusa sensibilità, i dati non sono incoraggianti: secondo l’ultimo Global Plastics Outlook dell’OCSE, i rifiuti di plastica sono più che raddoppiati rispetto a venti anni fa. E se è vero che circa il 9% della plastica prodotta viene riciclata, non si può ignorare l'allarme lanciato da Greenpeace che in un suo recente rapporto evidenzia come la plastica che entra negli impianti di riciclo, esca dagli stessi con una maggiore concentrazione di sostanze chimiche tossiche.Un altro studio realizzato in Gran Bretagna in un impianto di riciclo, ha inoltre evidenziato una ingente produzione di microplastiche, che al termine del processo di trattamento sfuggono in grande quantità ai filtri dell’impianto, finendo nell’ambiente. Sono questi alcuni dei motivi che spingono le associazioni ambientaliste a chiedere misure drastiche, ovvero un divieto alla produzione. Delle misure da prendere, si tornerà a parlare a partire dal prossimo 29 maggio a Parigi, dove sono attesi i delegati dei paesi ONU chiamati a portare avanti i negoziati sul Trattato globale vincolante sulla plastica.
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