Si celebra oggi, 5 giugno la Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day). L’iniziativa delle Nazioni Unite è stata pensata per promuovere e incoraggiare l’azione globale a favore della conservazione ambientale e per sensibilizzare l’opinione pubblica, è dedicata quest'anno al tema della lotta all’inquinamento da plastiche.
Ogni giorno, in base alle stime dell’Onu, l’equivalente di 2mila camion colmi di plastica si riversa nell’oceano, nei mari, nei laghi e nei fiumi di tutto il mondo. Ogni anno, una quantità compresa tra 19 e 23 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica finisce negli ecosistemi acquatici, inquinando mari, laghi e fiumi. Gli effetti sono l'alterazione degli habitat naturali, con un impatto diretto sulla vita di milioni di persone, a cominciare dalla produzione di cibo.
“L’inquinamento da plastiche sta soffocando il nostro pianeta – ha affermato António Guterres , Segretario Generale delle Nazioni Unite – la plastica si frammenta in parti sempre più piccole e si infiltra in ogni angolo del globo: sulla cima dell’Everest, nei fondali dell’oceano, nel cervello umano e nel latte materno. Esiste però un movimento globale che chiede un cambiamento urgente“. Per Inger Andersen, Direttrice del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, "entro il 2040 l’inquinamento da plastiche dovrebbe aumentare del 50%. Tuttavia, possiamo unirci e dare vita a soluzioni alternative capaci di ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente. Queste soluzioni possono cambiare il modo d’uso degli oggetti e proteggere la nostra salute e le nostre comunità“.
Centro delle iniziative in programma nel mondo è Jeju, in Corea del Sud, città all’avanguardia nel riciclo della plastica. L’isola si trova nel Mar Cinese Orientale, a quasi 100 km a sud della punta più estrema della penisola coreana. Il rapido sviluppo del Paese si è trasformato negli anni Ottanta e Novanta in un serio probema ambientale, che a Jeju hanno affrontato con iniziative lungimiranti e virtuose, sostituendo la plastica in ogni attività , a cominciare dalle confezioni per gli alimenti. A Jeju si ricicla quasi il 66% dei rifiuti in plastica, carta e altri materiali provenienti dalle abitazioni. La media mondiale è del 19%, secondo un report Onu. A 40 minuti dalla città di Jeju sorge inoltre un centro di smaltimento, costruito tra il 2020 e il 2023, che è considerato un capolavoro di tecnica e ingegneria. Il sito processa 60 tonnellate di rifiuti al giorno. Processare la plastica in loco costa alla provincia di Jeju un decimo di quanto costerebbe spedirla via mare alla penisola. Solo nel 2024, la vendita di materiali riciclabili ha fruttato ben 2,3 milioni di dollari. Scopri di più.