Imprese e ONG chiedono alla Commissione Ue di non toccare il regolamento imballaggi

Le organizzazioni che rappresentano l’intera catena del valore dell’imballaggio europeo e della gestione delle risorse, nonché organizzazioni non governative, hanno scritto una lettera alla Commissione europea per esprimere la loro preoccupazione verso l'ipotesi di riapertura del regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR) nell’ambito del prossimo pacchetto di semplificazione ambientale. A firmare la missiva, indirizzata ai Commissari Séjourné e Roswall, sono 26 associazioni imprenditoriali europee e decine di imprese individuali dell’economia circolare. Temono he il nuovo pacchetto di semplificazioni intervenga drasticamente, come fatto con altre normative ambientali, anche sul regolamento imballaggi. 

Di modifiche al regolamento imballaggi, ad onor del vero, nel prossimo Omnibus ambiente, insieme di proposte normative europee per semplificare la legislazione sulla sostenibilità, non si trova riscontro ufficiale in documenti o interventi pubblici, ma le voci che indicano modifiche in vista si rincorrono. I firmatari ammettono che “le intense trattative trilaterali hanno reso complesso il testo finale”, ma temono, al contempo, che riaprire il PPWR, anche solo per apportare piccole modifiche, “creerebbe un’incertezza paralizzante”, tale da causare "ritardi significativi, eliminando le scadenze cruciali su cui gli operatori basano le loro proiezioni di investimento”. Per loro, la sola possibilità che disposizioni fondamentali possano essere modificate “provocherebbe un immobilismo del mercato". Nella lettera si sostiene che non intaccare il PPWR “è essenziale per raggiungere gli obiettivi strategici dell’Europa, compreso l’obiettivo del Clean Industrial Deal di raddoppiare il tasso di utilizzo dei materiali circolari al 24% entro il 2030”.

Autore: Marco Cialone