Il chiarimento era previsto per il pomeriggio di oggi, ma Sinistra Italiana e Verdi hanno deciso che era meglio rinviare: troppo fresca la delusione per l'accordo di ieri tra Letta e Calenda per incontrare oggi sytesso il segretario Pd per definire i contorni di un'alleanza ora non più scontata. "Registriamo comunemente un profondo disagio nel paese e in particolare nel complesso dell'elettorato di centro-sinistra che ha a cuore la difesa della democrazia, la giustizia climatica e sociale", fanno sapere SI e Verdi, che alla luce di quanto avvenutoieri, delle "cambiate condizioni", chiedono più tempo per "riflessioni e valutazioni".
Da tempo il Pd ha un dialogo aperto con Sinistra Italiana e i Verdi ma ora tutto torna in discussione. Per Nicola Fratoianni (Si), "l'accordo tra Pd e Azione/+Europa è legittimo ma non vincolante sul tema programmatico". Non piace il richiamo al governo Draghi, che vedeva Si e Verdi all'opposizione e diversi passaggi, come quello sul via libera ai rigassificatori. "Se c'è l'Agenda Draghi io non ci sono" ha detto Fratoianni.
Chi ha già deciso la corsa solitaria è Italia Viva, con Renzi che attacca Letta e Calenda: "L'alleanza fra Pd, Azione e +Europa ha poco a che fare con la politica del si sta insieme se si condividono le idee", ha detto l'ex premier che, in un'intervista dice di aver avuto con Letta solo una telefonata di "due minuti e quaranta secondi", nella quale il segretario Dem gli avrebbe detto che "non voleva Italia Viva nella coalizione perché pensava e pensa che gli facciamo perdere più voti di quanti ne guadagni. Questo è il massimo del dialogo che Enrico ha interpretato".