Fiducia alla Camera sul decreto Pa: su controlli sul Pnrr e scudo erariale, magistrati contabili sul piede di guerra

Dalle 12.30 le dichiarazioni di voto, poi il pronunciamento dell'aula di Montecitorio sulla fiducia posta dal governo sul decreto Pa contenente la stretta sui controlli della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr e la proroga dello scudo erariale. Sono questi i passaggi di una delicata giornata politica che vede l'opposizione contestare il governo, ma soprattutto i magistrati contabili sul piede di guerra. Dopo un'assemblea straordinaria convocata proprio in concomitanza con l'approdo in Aula del provvedimento, i magistrati contabili hanno duramente contestato il preovedimento dell'esecutivo: "Non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile - è stato detto - ma la tutela dei cittadini. La conferma dello scudo erariale - hanno scritto in una nota i magistrati - in assenza del contesto di emergenza pandemica nel quale è nato, impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività. Al contempo, l'abolizione di controlli in itinere, su attività specificamente volte al rilancio dell'economia, significa indebolire i presidi di legalità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa". Sulla stessa linea Pd, M5s e Alleanza Verdi. Il centrosinistra annuncia battaglia in aula con gli interventi e gli ordini del giorno che si preannunciano numerosi: prossibile una seduta fiume. il governo da parte sua non arretra e nega di voler mettere bavagli.