Prima udienza e subito un rinvio per il processo che si celebra a Budapest, in Ungheria, a carico di Ilaria Salis, cittadina italiana accusata di aver aggredito due estremisti di destra nella capitale ungherese. La 39enne militante antifascista, sempre dichiaratasi non colpevole, detenuta da quasi un anno in regime di isolamento in un carcere di Budapest, resterà in carcere: la prossima udienza è stata fissata il 24 maggio. Salis, insegnante, è accusata di avere partecipato ad una aggressione ai danni di due neonazisti in occasione di un loro raduno. Lievi le ferite riportate dai due, che non hanno, peraltro, presentato denuncia. Non ci sono inoltre prove che Ilaria salis abbia partecipato all'aggressione.Prima del 24 maggio è probabile che i legali della famiglia Salis, presentino una domanda di modifica della misura cautelare, richiedendo così gli arresti domiciliari in Italia. Misura richiesta già una settimana fa in occasione di un incontro privato avuto dalla famiglia con il ministro della Giustizia italiana Carlo Nordio, sollecitato a intervenire sulla vicenda. La richiesta non è stata avanzata in occasione dell'udienza odierna, come spiegato dai legali appena usciti dal Tribunale. Nel loro racconto e nelle immagini successivamente diffuse, anche quanto avvenuto oggi, in particolare il trattamento riservato ad Ilaria Salis: "è stata portata in aula con un guinzaglio collegato a un dispositivo alle caviglie e uno ai polsi. Quello alle caviglie è stato rimosso durante l’udienza, quello ai polsi no, ed è stato tenuto saldamente da un agente per tutta la durata dell’udienza", ha detto l'avvocato Straini. I genitori, da parte loro, hanno trovata Ilaria "molto dimagrita e provata, ma comunque fortemente determinata". In Italia in solidarietà con Ilaria Salis sono stati convocati oggi tre presidi, sostenuti da Anpi e dal Partito democratico a Roma alle 17, davanti all’ambasciata ungherese; a Milano alle 17.30 in piazza Missori e ad Ancona, in piazza Roma, sempre alle 17.30 in piazza Roma.
Budapest: prima udienza e subito un rinvio per il processo a Ilaria Salis. La militante antifascista in aula ammanettata
