Il premier ungherese Viktor Orban è a Roma. Prima tappa in Vaticano dove è stato ricevuto da Papa Leone e dove si è poi intrattenuto a colloquio con il segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Raggiunto dai cronisti nel centro di Roma, dopo la visita in Vaticano e prima di quello con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, il primo ministro ungherese si è concesso a qualche domanda dei cronisti e le sue non sono state risposte banali o di circostanza. "L’Unione europea - ha detto - non conta nulla. Presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio" russo dal quale l'Ungheria dipende moltissimo".
Secondo il premier ungherese, con il blocco alle importazioni dalla Russia, appoggiato anche dall’Ue, il presidente Trump si è spinto troppo oltre e ha commesso un errore: "Donald Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia".
Non sarà comunque questo, ha sottolineato Orban il tema al centro del colloquio con Giorgia Meloni. "Il punto più importante della discussione con il vostro primo ministro – ha detto – è il futuro dell’economia europea, perché sulla guerra in Ucraina resta ben poco da fare. Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere questa guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi" e questo a suo dire significa che l’Europa non avrà voce in capitolo "sul futuro della costruzione della sua sicurezza e sui futuri rapporti tra russi e ucraini".
