Ex Ilva: rottura nelle trattative sindacati-governo. Proclamate per domani assemblee negli stabilimenti e 24 ore di sciopero

"I nostri dubbi sono diventate certezze. È un disastro". Cosi il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell'incontro sull'ex Ilva a Palazzo Chigi, ha annunciato la rottura delle trattative con il governo e la decisione di proclamare per domani assemblee ed uno sciopero di 24 ore.  "Il piano del governo - ha detto Palombella - porta alla chiusura dell'ex Ilva. È mancato il senso di responsabilità delle istituzioni e del governo. "Abbiamo chiesto alla presidenza del Consiglio di sospendere, di ritirare il piano e di fare intervenire direttamente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ci hanno risposto di no e noi abbiamo deciso ovviamente di dichiarare sciopero a partire dalla giornata di domani", ha dichiarato il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma. Il piano sull'ex Ilva "di fatto va a ridimensionare le attività, perché ferma tutte le aree a freddo e questo per noi è inaccettabile perché ha riflessi importanti su tutti gli stabilimenti, non solo su Taranto - ha dichiarato il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano -. Abbiamo chiesto e ribadito più volte di ritirarlo. Già da domani faremo assemblee, dichiarazione di sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti e quindi si procederà con questa posizione".  Per il sindacao Usb, il piano è "irricevibile perché fondato sulla riduzione della produzione, sulla fermata degli impianti e sulla gestione del declino attraverso la cassa integrazione".