Meloni a colloquio al Quirinale. 20 minuti faccia a faccia con il Presidente Mattarella per un chiarimento sulla vicenda che ha coinvolto un consigliere del Capo dello Stato, Francesco Saverio Garofani, che in un colloquio privato avrebbe espresso giudizi ritenuti "inopportuni" dalla premier. Le parole di Garofani relative alle strategie che il centrosinistra dovrebbe adottare per sconfiggere la destra alle prossime elezioni, sono state riportate dal quotidiano "La Verità" di Maurizio Belpietro e riprese con molta enfasi da Fratelli d'Italia, in particolare dal capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, che con un atto assai poco istituzionale, avvalorando di fatto le accuse di Belpietro al Colle di "tramare contro il governo", ha chiesto al Quirinale di prendere posizione sulla vicenda. Nell'incontro chiesto e avuto con Mattarella, dopo che il Quirinale ha espresso "stupore" per le improvvide dichiarazioni di Bignami, Meloni sembra abbia tenuto il punto, affermando che è compito di Garofani chiarire. Deluse quindi le aspettative di Mattarella, che aveva probabilmente sperato in una presa di distanze della premier da quanti nel suo schieramento avevano messo in discussione la correttezza istituzionale del Quirinale. Palazzo Chigi da parte sua fa filtrare che era intenzione della premier, con la sua visita al Capo dello Stato, rimarcare che non esiste alcuno scontro istituzionale e per ribadire la sintonia istituzionale tra la presidenza del consiglio e il Quirinale. Per Meloni la richiesta di smentita formulata dal Bignami non era un attacco al Quirinale," ma al contrario un modo per circoscrivere al suo ambito reale la vicenda, anche a tutela del Quirinale".
