Sgomberato a Torino il centro sociale Askatasuna. All’alba di questa mattina l'intervento della Digos della questura torinese e dei reparti mobili all'interno dello stabile di corso Regina Margherita occupato dal 1996. L'edificio è stato perquisito così come le abitazioni di alcuni militanti del centro sociale luogo di ritrovo dei movimenti antagonisti più radicali.
L'operazione sarebbe collegata all'inchiesta sugli assalti alle Ogr, alla sede della Leonardo di corso Francia e alla redazione de La Stampa di via Lugaro, avvenuti durante manifestazioni pro Palestina nei mesi scorsi. Sono 8 i decreti di perquisizione e decine gli indagati. I reati ipotizzati sono danneggiamento, imbrattamenti, invasione di edifici, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni
Davanti al centro sociale si sono radunati attivisti e simpatizzanti tenuti a debita distanza dalle forze dell'ordine.I militanti di Askatasuna hanno annunciato per oggi alle 18, una manifestazione in solidarietà.
All’interno del centro sociale la polizia intervenuta all'alba ha trovato sei attivisti che dormivano al terzo piano dello stabile. Una circostanza che ha spinto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a decretare la chiusura del piano di collaborazione siglato tra il Comune di Torino e il comitato di garanzia di Askatasuna per la gestione delle attività riservate solo al piano terra per motivi di stabilità dell’edificio: "tale situazione - ha scritto il sindaco -configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti".
