Caos manovra in Senato.Nervi tesi tra il ministro Giorgetti e la Lega, il suo partito: Schlein: Meloni fa la spavalda, ma ieri notte si è rotta la sua maggioranza

Va detto che ogni anno di questi tempi quando si arriva alle fasi cruciali dell'approvazione di bilancio, di qualunque colore sia il governo, lo spettacolo che va in scena non è sempre dei più edificanti. Quest'anno, però, il governo Meloni, nonostante la solida maggioranza sta riuscendo nell'impresa di battere tutti i record di improvvisazione e di azioni maldestre. Siamo al 19 di dicembre ed in commissione Bilancio al Senato la bozza di bilancio è ancora in fase di riscrittura. Sulle pensioni le barricate leghiste hanno costretto il governo a fare marcia indietro. Nella notte sarebbe arrivata anche la minaccia di un'uscita della Lega dalla maggioranza se non fossero state ritardate le misure tese a ritardare l'accesso alle pensione. Per la Cgil , quella del governo è "solo una retromarcia tattica su singole misure e non modifica, in alcun modo, l'impianto complessivo di una manovra che continua a peggiorare le condizioni di accesso alla pensione". In una nota il maggiore sindacato italiano spiega che "i numeri parlano chiaro: già dal 2028 i requisiti per l'accesso alla pensione aumenteranno ulteriormente, con la pensione anticipata fissata a 43 anni e 1 mese di contributi e la pensione di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi. L'adeguamento proseguirà negli anni successivi fino a raggiungere, nel 2035, 43 anni e 8 mesi di contributi per la pensione anticipata e 67 anni e 10 mesi di età per la pensione di vecchiaia, secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato che tengono conto dell'aumento dell'aspettativa di vita. Altro che stop alla stretta pensionistica o i famosi e sbandierati 41 anni di contributi per tutti". 

Profonde le critiche anche dai partiti di opposizione. Per la leader Dem Elly Schlein "solo due giorni fa Meloni faceva la spavalda in Aula contro l'opposizione, ieri notte però si è rotta la sua maggioranza". "Meloni tace dice il capogruppo Pd a Palazzo Madama Francesco Boccia -  ma vorremmo ricordarle quello che diceva qualche tempo fa", ovvero  in pensione a sessanta anni di età e 41 di contributi. "Giorgetti ha presentato in Senato una riforma delle pensioni, ma dopo tre giorni questa riforma è stata completamente rasa al suolo, aumentando comunque l'età pensionabile - ha detto Boccia in una conferenza stampa- . E' stato fatto un grande pasticcio che ha avuto un risvolto politico: di fatto un attacco diretto del ministro dell'Economia al segretario del suo partito". Boccia ha poi fpaventato il rischio che la manovra non riesca ad essere approvata "prima del 30 con il rischio di arrivare al 31 e addirittura rischiando l'esercizio provvisorio".