Commissione UE, big d'Europa, ma non l' Italia, e 79 paesi ONU contro le sanzioni di Trump al Tribunale penale internazionale

Alle Nazioni Unite, i rappresentanti di 79 paesi hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta a sostegno del Tribunale penale internazionale (Tpi) colpito dalle sanzioni di Trump. Nella dichiarazione si afferma che le misure Usa aumentano il rischio di "impunità per i crimini più gravi e minacciano di erodere lo stato di diritto internazionale". Tra i firmatari ci sono anche i grandi paesi della Ue (Germania, Francia, Spagna) e la Gran Bretagna, ma non l'Italia che ha deciso di non aderire, impegnata, tra l'altro in una sua battaglia contro la Tpi sulla gestione della vicenda del generale libico Almasri. Alle sanzioni Usa ha risposto con durezza la stessa Corte dell' Aja: "è un ordine esecutivo volto a imporre sanzioni ai propri funzionari e a danneggiare il loro lavoro giudiziario indipendente e imparziale". A sostegno della CPI anche la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen. L’ordine prevede sanzioni finanziarie e il blocco dei visti per tutti i funzionari della Corte coinvolti nelle indagini su Usa e alleati, leggasi in particolare il premier israeliano Netanyahu su cui pende un mandato d'arresto della Corte, che si è immediatamente congratulato con Trump per la sua iniziativa.