L'inflazione continua la sua discesa nei paesi dell'area Euro ed è un bene, ma i dazi stanno turbando i mercati e l'incertezza geopolitica gravasugli investimenti delle imprese. Lo scrive la Banca Centrale europea ( Bce), nel suo bollettino economico di aprile. Il calo dell'inflazione "verso l'obiettivo del 2% a medio termine perseguito dalla Bce", e' stato "principalmente determinato dalla flessione dei prezzi dell'energia e dall'ulteriore rallentamento dell'inflazione dei servizi, diminuita in misura netta negli ultimi mesi". Nell'ultimo trimestre del 2024 , rileva ancora il bollettino Bce, la crescita sul periodo corrispondente del costo del lavoro per dipendente e' stata pari al 4,1%, in calo dal 4,5% del trimestre precedente, mentre i profitti per unita' di prodotto si sono ridotti, continuando ad assorbire l'impatto del costo del lavoro sull'inflazione. A minacciare il ritorno durevole dell'inflazione all'obiettivo fissato dalla Bce, ci sono però i dazi: "l'aumento delle turbative nel commercio internazionale tuttavia intensifica l'incertezza sulle prospettive di inflazione nell'area dell'euro".