I media iraniani: Israele sta colpendo il sito nucleare di Fordow. Aspettando le mosse di Teheran, il segretario di stato Usa Rubio si appella alla Cina: prema sull'Iran per impedire il blocco dello stretto di Hormuz

Bombardamenti dell'aeronautica militare israeliana in corso a Teheran. Lo ha reso noto l'Idf. Colpiti areoporti e siti militari con lo scopo di mettere fuori uso la residua forza aerea iraniana. I media iraniani riferiscono intanto di attacchi israeliani sul sito nucleare di Fordow, già duramente colpito dagli attacchi americani. Dal territorio dell'Iran lanciati  missili balistici su tutto Israele per ora intercettati dalla difesa di Tel Aviv. E mentre Trump parla esplicitamente dell'ipotesi di un cambio di regime, ipotesi respinta in una dichiarazione dal  ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, all'arrivo al Consiglio Ue Esteri, dall'Iran giungono minacciose le parole di un portavoce delle forze armate, Ebrahim Zolfaghari, per il quale gli attacchi americani amplieranno "la portata degli obiettivi legittimi delle forze armate della Repubblica islamica dell'Iran" e aprono la strada all'estensione della guerra nella regione. E poi, riferisce la rete televisiva Usa, Nbc, arrivano voci di possibili attivazioni  di "cellule dormienti" all'interno degli Stati Uniti, pronte a sferrare attacchi. Realtà? Propaganda? Difficile distinguere tra i tanti resoconti militari, le tante dichiarazioni, minacce, prese di posizione, fatto sta che la preoccupazione è altissima in tutto il mondo per le prossime mosse dei protagonisti di questo conflitto.

Alla Cina che parla di violazione del diritto internazionale da parte degli Usa e di pericolosa escalation, si rivolge il segretario di Stato americano Marco Rubio, invitando la potenza asiatica a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz attraverso cui transita oltre il 20% di petrolio e gas mondiale: "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio". Il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto demandando però la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.