Brasile: per l'ex presidente Bolsonaro si avvicina l'ora del verdetto. Per il tentato golpe contro Lula rischia 40 anni di carcere

In Brasile si avvicina l'ora del verdetto per l'ex presidente Jair Bolsonaro. Entra infatti oggi nella fase finale il processo che lo vede imputato  con la pesante accusa di tentato colpo di Stato. Rischia una condanna fino a 40 anni di carcere. Oltre alla sua sorte è in ballo anche la sorte della destra brasiliana della quale Bolsonaro resta ancora leader. La sua probabile condanna aprirà inevitabilmente una nuova fase politica nel paese guidato dal presidente Lula, preoccupato da ulteriori possibili ritorsioni da poarte di Donald Trump. Bolsonaro  oggi non dovrebbe comparire davanti alla Corte Suprema Federale. Si prevede che assisterà alla seduta dalla sua casa a Brasilia, circondato dalla sua famiglia. Con lui quattro dei suoi cinque figli. Unico assente Eduardo Bolsonaro: il deputato federale è negli Stati Uniti da marzo. A consigliargli di restare a casa ragioni di opportunità. Dall'accoltellamento del 2018, Bolsonaro ha sofferto di complicazioni intestinali, che recentemente si sono aggravate. Insieme al suo staff ha ritenuto opportuno non mostrare un'immagine di fragilità fisica, che avrebbe potuto avere effetti negativi, capaci di incrinare l'immagine di uomo forte presso i suoi sostenitori. La vigilia è stata per l'ex presidente l'occasione per mostrare una famiglia unita, religiosa. Per lui anche qualche visita di esponenti politici del suo schieramento. Da quando è stato posto agli arresti domiciliari ad agosto, Bolsonaro ha alternato periodi di isolamento a incontri discreti con politici e alleati in prima linea. La strategia del suo entourage è quella appunto, di dimostrare l'unità familiare e preservare la sua immagine di leader.

Bolsonaro, 70 anni,  è accusato di avere cospirato per assicurarsi il "controllo autoritario del potere" e impedire l'insediamento del leader della sinistra brasiliana e attuale presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, vincitore delle elezioni del 2022. Operazione fallita soprattutto per il mancato supporto delle forze armate. Brasilia in queste ore è blindata. Misure rafforzate nella capitale federale brasiliana soprattutto intorno alla Piazza dei Tre Poteri, che ospita le sedi di parlamento, presidenza e Corte suprema,