"Lavoriamo perché non ci sia una terza aggressione della Russia". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi nuovamente Emmanuel Macron all'Eliseo per discutere di un piano di pace e delle garanzie di sicurezza. Al termine dell'incontro e di successivi colloqui anche con i loro alleati europei, i due hanno tenuto una conferenza stampa durante la quale Zelensky ha lanciato un appello "a concludere questa guerra in modo degno". Un appello rivolto agli alleati europei, ma soprattutto all'amministrazione Trump, il giorno dopo i colloqui tra le delegazioni americana e ucraina in Florida e alla vigilia di un incontro a Mosca tra l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il presidente russo Vladimir Putin. Ricevendo per la decima volta Zelensky all'Eliseo e confermandosi così suo alleato più affidabile, Macron ha ribadito che "solo l'Ucraina può decidere in merito alla cessione di territori alla Russia. Siamo in una situazione - ha aggiunto - in cui gli Stati Uniti hanno assunto un ruolo di mediatori e rendo omaggio al lavoro dell'equipe americana". Ma la Russia non dà alcun segno di voler fermare la guerra. Mentre parliamo di pace, la Russia continua a uccidere e distruggere E' un insulto al diritto e un ostacolo alla pace". Quanto alle garanzie di sicurezza chieste da Zelensky, Macron ha dichiarato che devono essere "discusse con l'Europa e con tutti i membri della coalizione dei volenterosi. E' una questione di sicurezza europea".
Attraverso i social, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo i colloqui con Zelensky, Macron e gli altri leader europei, ha fatto sapere, che sono stati fatti progressi per "soddisfare le esigenze finanziarie dell'Ucraina", ovvero che procedono le discussioni sul delicato tema dell'utilizzo degli asset russi congelati: "abbiamo fatto buoni progressi e prevediamo di presentare le nostre proposte legali questa settimana".
Sui colloqui in Florida è intanto intervenuto su X il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, che si è detto grato "per l'approccio costruttivo e collaborativo", mostrato dagli interlocutori americani. "Sono stati due giorni molto produttivi - ha aggiunto -, abbiamo trascorso molte ore in riunioni e negoziati e siamo riusciti a compiere progressi significativi, anche se alcune questioni richiedono un ulteriore approfondimento".
