Ucraina: nei colloqui di Berlino garanzie Usa per la sicurezza di Kyiv. Trump: mai così vicini alla fine della guerra

I colloqui di Berlino tra gli inviati Usa, i leader europei e il presidente ucraino Zelensky si sono chiusi con dichiarazioni di soddisfazione da parte di tutti i protagonisti. Il più diretto come sempre è stato Trump che ha detto di avere parlato con Putin e di ritenere di non essere mai stati così vicini alla fine della guerra. Trump ha parlato in videoconferenza anche con Zelensky e i leader di Ue, Nato, Germania, Italia,  Finlandia, Francia, Regno Unito, Polonia, Norvegia, Danimarca e Olanda riuniti a Berlino a conclusione di due intense giornate di colloqui. Parole di soddisfazione anche da parte dei negoziatori ucraini che hanno apprezzato le aperture Usa sulle garanzie di sicurezza per Kyiv. Stati Uniti e Ucraina si riuniranno nuovamente probabilmente nel fine settimana, forse a Miami, "con gruppi di lavoro e personale militare che esamineranno le mappe". Lo riporta Axios che citando fonti americane, conferma i progressi sulle garanzie, ma precisa che resta irrisolto il nodo dei territori. Un altro sito, Politico, molto informato e autorevole, precisa che la base dell' accordo sulle garanzie Usa, si fonda su un meccanismo simile a quello previsto dall'articolo 5 dell' accordo Nato. Ma le garanzie, hanno evidenziato le fonti, "non saranno sul tavolo per sempre. Sono disponibili ora, a condizione che si raggiunga un accordo in modo positivo". E l' Europa? Avrà una "grossa parte" nelle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Lo ha detto Donald Trump, aggiungendo che lo scopo è assicurare che "la guerra non scoppi di nuovo". Gli europei si sono detti disposti a mettere in campo una forza militare che vigili sul rispetto di eventuali accordi di pace