Massiccio lancio di missili e droni nella notte dalla Russia sull'Ucraina. Ne sono stati lanciati 614, numero che rappresenta un triste record per questo mese di agosto. Un primo bilancio riferisce di una persona morta e di altre 18 ferite. Colpite anche città ucraine lontane dalla linea del fronte, come Leopoli. L'attacco ha causato incendi in un grande stabilimento di elettronica a Mukachevo. Allerta aerea a Kyiv anche questa mattina. E' la chiara volontà di Mosca di esercitare pressione in una fase che dovrebbe preludere all'avvio di negoziati, intorno au quali resta forte lo scetticismo di molti, quanti in particolare non credono nella volontà di Putin di fare finire la guerra. Zelensky anche oggi è tornato da parte sua a battere il tasto sulla necessità di garantire la sicurezza del suo paese: "Vogliamo arrivare a un accordo sulla struttura delle garanzie di sicurezza entro sette-dieci giorni - ha dichiarato -. Sulla base di tale accordo, miriamo a tenere un incontro trilaterale. Questa era la mia logica", ha detto il presidente ucraino ai giornalisti commentando gli esiti del suo viaggio a Washington insieme ai leader europei. "Il presidente Trump ha suggerito una logica leggermente diversa: un incontro trilaterale attraverso uno bilaterale", ha spiegato, "ma poi abbiamo tutti convenuto che, in ogni caso, continueremo a lavorare sulle garanzie di sicurezza". Zelensky ha poi riferito di aver chiesto a Trump di convincere il premier ungherese Viktor Orban a revocare il suo veto all'adesione dell'Ucraina all'Ue e ipotizzato tre sedi per un possibile confronto faccia a faccia con Putin: Svizzera, Austria o Turchia.
Oltre 600 tra missili e droni lanciati nella notte dalla Russia sull'Ucraina. Zelensky: prima le garanzie di sicurezza poi i negoziati
