A pochi giorni all’inizio della 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, centinaia di esponenti del cinema italiano e internazionale hanno sottoscritto una lettera aperta per chiedere alla Biennale di offrire luoghi e momenti per promuovere iniziative sulla Palestina, contro "“lo strazio di un genocidio compiuto in diretta”. L’iniziativa, promossa dal collettivo Venice4Palestine (V4P), invita la kermesse e le istituzioni a non restare neutrali e a condannare apertamente quanto sta avvenendo in Palestina
Tra le centinaia di firmatari figurano nomi di primo piano del cinema italiano: i registi Marco Bellocchio, Gabriele Muccino, Matteo Garrone, Mario Martone, Daniele Luchetti e Ferzan Ozpetek, le attrici Barbora Bobulova, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Carolina Crescentini, Maya Sansa, Greta Scarano, Lunetta Savino, Jasmine Trinca, Laura Morante, gli attori Claudio Santamaria, Toni Servillo e Fabrizio Gifuni.
Ecco un estratto della lettera aperta
Il carico è troppo per continuare a vivere come prima. Da quasi due anni a questa parte ci giungono immagini inequivocabili dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania. Assistiamo, incredulә e impotenti, allo strazio di un genocidio compiuto in diretta dallo Stato di Israele in Palestina. Nessunә potrà mai dire: “Io non sapevo, non immaginavo, non credevo”. Tuttә abbiamo visto. Tuttә vediamo. Eppure, mentre si accendono i riflettori sulla Mostra del Cinema di Venezia, rischiamo di vivere l’ennesimo grande evento impermeabile a tale tragedia umana, civile e politica. Lo spettacolo deve continuare, ci viene detto, esortandoci a distogliere lo sguardo – come se il “mondo del cinema” non avesse a che fare con il “mondo reale”....
La Biennale e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica dovrebbero celebrare la potenza dell’arte come mezzo di trasformazione, di testimonianza, di rappresentazione dell’umano e di sviluppo della coscienza critica. Ed è proprio questo a renderla uno straordinario mezzo di riflessione, di partecipazione attiva e di resistenza.....Chiediamo quindi alla Biennale, alla Mostra, alle Giornate degli Autori e alla Settimana della Critica di prendere una posizione netta e sostenere queste istanze. Rivendichiamo altresì la necessità di spazi e modalità di narrazione per la Palestina rivolgendoci a tuttә coloro che possono e vogliono spostare qualcosa a qualsiasi livello. A Venezia tutti i riflettori saranno puntati sul mondo del cinema, abbiamo tuttә il dovere di far conoscere le storie e le voci di chi viene massacratә anche con la complice indifferenza occidentale.
Noi artistә e amantә dell’arte, noi professionistә del settore e appassionatә del cinema, noi organizzatorә e addettә all’informazione,noi che siamo il cuore pulsante di questa Mostra, ribadiamo con fermezza che non saremo complici ignavә, che non rimarremo in silenzio, che non volgeremo lo sguardo altrove... Insieme, con coraggio, con integrità. Palestina libera!