Trump non si è smentito nemmeno nell'occasione solenna del suo intervento all'Assemblea Generale dell'ONU. “Ho messo io fine a sette guerre, non le Nazioni Unite”, ha detto vantandosi di un primato che soltanto lui riconosce, rinnovando nel contempo le sue critiche alle Nazioni Unite. Tra i bersagli del presidente anche l'Europa rimproverata per non aver interrotto gli acquisti di petrolio russo. La questione palestinese? Anche qui niente di nuovo comprese le critiche a quanti anche in occasione di questa Assemblea Onu hanno proceduto al riconoscimento dello stato palestinese, che per Trump è una "ricompensa" per Hamas. E infine l'immancabile richiamo alla "stagione dell'oro", che a suo dire gli Stati Uniti stanno conoscendo grazie ai suoi primi mesi alla Casa Bianca.
Prima di lui aveva aperto i lavori il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres: "Siamo entrati in un'epoca di sconvolgimenti sconsiderati e di incessante sofferenza umana - ha detto-. I principi delle Nazioni Unite che avete istituito sono sotto assedio, i pilastri della pace e del progresso stanno cedendo sotto il peso dell'impunità, della disuguaglianza e dell'indifferenza. Il nostro mondo sta diventando sempre più multipolare. Questo può essere positivo, perché riflette un panorama globale più diversificato e dinamico. Ma la multipolarità senza istituzioni multilaterali efficaci provoca il caos.
Al Palazzo di Vetro di New York domani parlerà anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni.