E' il giorno di Benjamin Netanyahu all'ONU. Tra le condanne globali per i massacri in corso a Gaza, il primo ministro israeliano Netanyahu parlerà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso al Palazzo di Vetro di New York, laddove, praticamente tutti i leader mondiali, ad eccezione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, hanno attaccato in questi giorni Netanyahu e il governo israeliano. Poi Netanyahu si recherà a Washington per discutere con Trump la questione degli ostaggi, il cessate il fuoco e la strategia postbellica. Sul tavolo, quanto discusso da Trump con i paesi arabi.
Intanto un giornalista del quotidiano progressista isareliano Haaretz rivela che è intenzione del governo di Tel Aviv di trasmettere, tradotto, il discorso di Netanyahu all'Onu, simultaneamente sui cellulari degli abitanti della Striscia di Gaza. Secondo il giornalista di Haaretz, Avi Scharf, le sue fonti hanno rivelato che ad occuparsi dell'operazione sarà una unità specializzata nella guerra informatica. In precedenza, era circolata la voce che si volesse trasmettere il discorso nella Striscia grazie ad altoparlanti montati su camion. La richiesta era arrivata alle forze armate dall'ufficio del primo ministro, ma aveva creato malumore nella difesa per i rischi che comportava per i militari sul campo, che sarebbero diventati facili bersagli. Alti ufficiali avrebbero definito "folle" l'idea. Il corrispondente militare dell'emittente pubblica Kan ha condiviso con X una foto di altoparlanti installati su un veicolo militare e ha riferito: "I soldati della 99a divisione si stanno preparando a trasmettere il discorso di Netanyahu, tramite altoparlanti, agli abitanti di Gaza".