Conte alla Camera chiede la fiducia dei "volenterosi". Porte chiuse a Renzi

Conte ha chiesto la fiducia alla Camera al suo governo e ad un programma di “modernizzazione del paese volto a completare “la transizione energetica ed ecologica del paese e la coesione sociale”. Si è per questo rivolto alle forze parlamentari “volenterose che hanno a cuore il destino dell’Italia”, per allargare i confini della sua maggioranza. In questa maggioranza non c’è però posto per Italia Viva, accusata di aver innescato una crisi “senza fondamento”. Senza mai nominare Renzi, il premier ha espresso forti critiche alle mosse del partito guidato dal senatore di Rignano, esprimendo “disagio” per essere costretto a spiegare una crisi immotivata che ha suscitato “grande sgomento nel paese e danni incalcolabili”.
Il premier ha chiesto il voto a tutte le persone disponibili, “capaci di scacciare la tentazione di inseguire interessi personali e a mantenere elevata la dignità della politica”. Il suo obiettivo è di dare vita ad una solida maggioranza “a vocazione europeista, contro derive nazionaliste e logiche sovraniste”.
Nel suo discorso ha tracciato le linee programmatica di questa rinnovata maggioranza, che si dovrà collocare nel solco delle migliori tradizioni politiche e culturali del paese. In conclusione ha anche annunciato che non manterrà l’interim all’agricoltura e che designerà “un’autorità delegata per seguire l’attività quotidiana dell’intelligence”.