La Saras vuole diventare bioraffineria. Obiettivo realizzare nello stabilimento di Sarroch un impianto di pre-trattamento di oli vegetali

Anche il gruppo Saras vuole diventare bioraffineria. Lo si apprende della verifica di assoggettabilità a Via richiesta al ministero dell’Ambiente in merito al progetto di un impianto di pretrattamento oli vegetali, all'interno dello stabilimento di Sarroch (Cagliari). Il procedimento di verifica di assoggettabilità alla Via, ha lo scopo di valutare se un progetto può avere impatti significativi e negativi sull'ambiente e se pertanto dev'essere sottoposto a valutazione d'impatto ambientale, Via appunto.
La Saras,compagniadel settore energetico, focalizzata sulla raffinazione del petrolio e sulla produzione di energia elettrica, a lungo proprietà della famiglia Moratti, dal 2024 nelle mani del gruppo olandese Vitol, ha la sua principale raffineria a Sarroch, in Sardegna. A partire dagli anni 2000, ha intrapreso un percorso di transizione energetica, adottando diverse tecnologie in differenti settori, tra cui la produzione di biocarburanti. 
L'obiettivo del progetto è realizzare all’interno dello stabilimento un impianto di pretrattamento oli vegetali (come ad esempio oli usati e olio di palma), avente la finalità di renderli idonei al co-processing, ovvero quel processo industriale che utilizza scarti e materiali residui come combustibili o materie prime alternative in impianti esistenti.Questo metodo permette di recuperare sia l'energia termica dai rifiuti (sostituendo i combustibili fossili) sia i componenti minerali, integrandoli nel prodotto finale. La tipologia progettuale è compresa tra quelle indicate nella produzione di carburanti sostenibili e tra gli interventi per la riconversione delle raffinerie esistenti e nuovi impianti per la produzione di prodotti energetici derivanti da fonti rinnovabili necessari al raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano nazionale integrato energia e clima e introdotto nel testo unico ambientale.