Recovery plan, la Camera dice si. Draghi: per le riforme Parlamento decisivo

La Camera dei deputati ha approvato il Recovery plan presentato dal governo nell’imminenza dell’invio del documento a Bruxelles. La risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi è stata approvata con 442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti. Il governo ha detto il premier Draghi intervenendo in aula ha "un profondo rispetto per il Parlamento. Il contributo delle Camere è solo all'inizio". Nella replica a Montecitorio, Draghi ha inoltre sottolineato inoltre il ruolo degli Enti locali nell’attuazione del Pnrr: “il 40% dei fondi -ha detto-è dedicato a loro”. Parlando delle riforme da fare, Draghi ha detto che “saranno adottate con strumenti legislativi (disegni di legge, leggi delega e decreti legge), nei cui procedimenti di adozione il Parlamento avrà, com'è ovvio, un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Una fruttuosa collaborazione tra il potere legislativo e l'esecutivo è cruciale in questa prospettiva". Per il premier, il Piano nazionale di ripresa e resilienza "permette investimenti che sarebbero stati impossibili e impensabili fino a pochi giorni fa. Tutto il piano è un investimento sul futuro e sulle nuove generazioni". Dopo il voto alla Camera, il dibattito passa questo pomeriggio al Senato in vista del Consiglio dei ministri, previsto tra domani e giovedì, che licenzierà il Piano per la trasmissione a Bruxelles.