Sul Green pass e sulla revisione dei parametri del monitoraggio con i quali vengono assegnati i colori alle regioni si tratta ancora. Oggi nuovi tentativi di mediazione tra stato e regioni e in sede di cabina di regia, poi la parola passerà al consiglio dei ministri per l’approvazione di un nuovo decreto volto a contrastare la diffusione del covid.
A draghi il compito finale di una sintesi, con un intento netto e dichiarato: intervenire subito per frenare un aumento dei contagi in atto e scongiurare nuove chiusure.
Le regioni chiedono di utilizzare il pass solo "per permettere in sicurezza la ripresa di attività fino ad oggi non consentite o limitate", ovvero eventi sportivi, concerti, discoteche, fiere e congressi. Dunque niente ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine. Sulla stessa linea nella maggioranza di governo c’è Salvini con la Lega. Il ministro speranza e con lui il Pd, ma non solo, spinge per un uso più esteso dei certificati.
Palazzo Chigi, orientato verso un intervento immediato e deciso, cerca un compromesso ragionando su una gradualità di interventi. Lasciando un tempo a chi ha intenzione di vaccinarsi , fissando nel contempo date certe e paletti chiari per l'utilizzo del pass.
Quanto ai parametri del monitoraggio, si tratta sulle percentuali di occupazione di posti letto e terapie intensive per restare in zona bianca: Le regioni chiedono rispettivamente il 30% ed il 20%, ma è assai probabile che il governo le abbasserà sensibilmente.
Green pass, nelle prossime ore il decreto. Nella maggioranza e tra governo e regioni ancora non c’è accordo
