Il Consiglio dei ministri chiamato ad affrontare la questione migranti, dopo la decisione del Tribunale di Roma che non ha convalidato il trasferimento di quelli portati nei centri in Albania, è convocato le le 18.00 di oggi. L'intenzione della premier è di varare un decreto per superare quella sentenza, stilando una lista di paesi "sicuri", ovvero i luoghi di provenienza dei migranti dove gli stessi potrebbero essere rimpatriati senza violare il diritto comunitario. "È una priorità assoluta combattere chi sfrutta il legittimo desiderio delle persone di trovare condizioni di vita più favorevoli per ingrassare i propri profitti", ha oggi scritto sui social la premier commentando un'operazione in Calabria contro l'immigrazione clandestina."Continueremo a lavorare senza sosta - ha aggiunto - per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste".
Sulla vicenda dei migranti dapprima trasferiti in Albania e poi dopo lintervento della magistratura, riportati in Italia, fa sentire la sua voce anche l'Unione europea. "Siamo a conoscenza della sentenza in Italia e siamo in contatto con le autorità italiane: al momento non c'è una lista europea sui Paesi terzi sicuri, gli Stati membri hanno liste nazionali, ma è previsto che ci lavoreremo", ha detto una portavoce Ue, che ha poi aggiunto che "ad essere applicato è il diritto nazionale, ma anche standard legati alla protezione internazionale che sono forniti dal diritto Ue. Abbiamo anche detto - ha aggiunto - che tutte queste misure devono essere pienamente conformi con il diritto comunitario e non devono indebolirlo". A legittimare l'intervento dei giudici di Roma, va ricordato, è proprio una sentenza dello scorso 4 ottobre della Corte di Giustizia europea.