Ultimo giorno di audizioni sulla manovra del governo in Senato, dove da lunedì, davanti alle competenti commissioni parlamentari sono intervenuti rappresentanti di oltre 70 tra associazioni, enti, istituzioni e categorie, che hanno espresso i loro rilievi sulla legge di bilancio del governo Meloni. Un'ora a testa per ciascuno per chiudere questa fase dell'iter.
Questa mattina, il vice capo Dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia, Fabrizio Balassone in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha sottolineato come a giudizio di Bankitalia le misure contenute nella manovra facciano ben poco a sostegno del reddito delle famiglie: non producono "variazioni significative della disuguaglianza nella distribuzione del reddito disponibile equivalente tra le famiglie". La Manovra ha inoltre "effetti trascurabili sull'indebitamento netto nel 2026, mentre amplia moderatamente il disavanzo rispetto alla legislazione vigente nel successivo biennio". Quanto all'annunciata rottamazione, Balassone ha parlato di "uno strumento che in passato non ha accresciuto l'efficacia nel recupero di gettito".
Audito dalle commissioni anche il presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli, che ha riferito dati sulle retribuzioni degli italiani a che a fine settembre 2025, ha detto "in termini reali risultano ancora inferiori di oltre l'8% a quelle di gennaio 2021” e di salute connessa alle difficoltà economiche. "Nel 2024 - ha sottolineato - il 9,9% delle persone ha dichiarato di aver rinunciato a curarsi per problemi legati alle liste di attesa, alle difficoltà economiche o alla scomodità delle strutture sanitarie: si tratta di 5,8 milioni di individui, a fronte di 4,5 milioni nell'anno precedente"
