Si aggrava il bilancio della battaglia nelle favelas di Rio: decine le vittime nel blitz delle forze speciali contro i narcos. Sotto accusa il governatore della regione

Si fa sempre più pesante con il passare delle ore il bilancio della battaglia condotta nelle favelas di Rio de Janeiro, nei complessi di Alemão e Penha, tra le forze speciali della polizia di Rio e le gang di narcos. Gli ultimi bilanci riferiscono di oltre 60 morti e tra questi quattro agenti di polizia. E in queste ore si scatenano anche le polemiche: c'è chi accusa Cláudio Castro, governatore di Rio de Janeiro, responsabile della sicurezza pubblica del suo Stato, sostenitore dell'ex presidente Bolsonaro, di avere messo in campo una manovra scellerata con la scusa della lotta al narcotraffico. In una dichiarazione alla stampa di Castro, sono state lanciate aspre critiche al governo federale, guidato dal presidente Lula.

Le cronache di quanto avvenuto nelle favelas sono cronache di guerra. Oltre 2.500 agenti della polizia e della task force speciale per la lotta alla criminalità organizzata sono entrati nei complessi di Alemão e Penha, dove vivono 280 mila persone. all'arrivo e al fuoco della polizia, le gang hanno reagito con fucili d'assalto ed erigendo barrcate date alle fiamme. I narcos hanno utilizzato anche droni per lanciare granate contro le squadre speciali.