Consiglio Ue alla ricerca di un compromesso sugli asset russi congelati. Nel fine settimana a Miami, previsti incontri separati di Witkoff con inviati ucraini e russi

L'uso degli asset russi congelati in Europa a sostegno dell'Ucraina, il tema al centro del Consiglio europeo in corso a Bruxelles. E' l'ultimo appuntamento dell'anno per i leader dei 27 paesi dell'Unione europea, alla ricerca di un difficile compromesso. Al tavolo del summit si discute su due testi separati, frutto delle numerose limature degli ultimi giorni. Un primo testo riguarda le conclusioni generali del Consiglio europeo; il secondo, distinto dal prima, che salvo improbabili sorprese non sarà approvato all'unanimità, riguarda l'Ucraina. E, in quest'ultimo si parla dell'uso degli asset russi. "Il Consiglio europeo chiede al Parlamento europeo di adottare urgentemente gli strumenti che dispongono dei Prestiti di Riparazione", si legge nel testo che attende ora altre possibili limature e il via libera dei leader.

A sollecitare una scelta netta sull'uso degli asset è il presidente ucraino Zelensky, presente a Bruxelles per il quale “per l’Ucraina una mancata decisione sugli asset sarebbe molto grave”. Sulla sua linea il premier polacco Donald Tusk che ha messo in guardia sull'alternativa a non sostenere adeguatamente Kyiv: “soldi oggi o il sangue domani”. Un modo per dire che le mire di Mosca difficilmente si fermeranno all'Ucraina. Sul fronte opposto l'Ungheria di Viktor Orbán , presenza fiilo-russa all'interno dell'Unione che ha definito “stupida” la proposta della Commissione. Ci sono anche paesi e tra queste l'Italia, che hanno detto si al congelamento degli asset russi, ma mostrano forti perplessità sull'ipotesi di un loro utilizzo.

americani e ucraini proseguono intanto i loro negoziati sulle garanzie di sicurezza all 'Ucraina nel quadro di un possile accordo che faccia finire il conflitto. Nel corso del fine settimana i negoziatori delle due parti si rivedranno a Miami. In Florida  potrebbero giungere anche inviati russi per colloqui con i loro omologhi amaricani. Secondo il sito "Politico", gli Stati Uniti saranno rappresentati dal loro inviato in Ucraina, Steve Witkoff, e dal genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, mentre la Russia dovrebbe inviare l'inviato economico del Cremlino, Kirill Dmitriev. Non previsto però un trilaterale anche con gli inviati ucraini.