Sfiduciato Bayrou: in Francia cade il governo. Domani le dimissioni all'Eliseo. Macron non vuole le elezioni e avvierà le consultazioni per cercare di formare un nuovo esecutivo

Come era nelle attese, in Francia l'Assemblea nazionale ha sfiduciato il premier Francois Bayrou con 364 voti contro soli 194 a favore. Bayrou aveva chiesto l’approvazione di un piano di risparmi da 44 miliardi, indispensabile per ridurre il deficit. Domani Bayrou rassegnerà ufficialmente le dimissioni nelle mani del presidente Macron, che avvierà poi le consultazioni per cercare di formare un nuovo governo. In più occasioni il presidente ha detto di non volere nuove elezioni.

Intervenendo oggi in aula a difesa del suo piano, Bayrou aveva avuto pronunciato parole di sfida all'indirizzo dei suoi oppositori: " Signore e signori, avete il potere di rovesciare il governo, ma non avete il potere di cancellare la realtà ".  La sua sorte era apprsa chiara sin dalle prime battute del dibattito quando Boris Vallaud, presidente del Gruppo Socialista ha annunciato la sfiducia al governo e puntato l'indice accusatorio verso il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, che, a suo dire "ha continuato a danneggiare il Paese, a impoverire i poveri, ad arricchire i ricchi, a voltare le spalle al futuro, attraverso piccoli atti di codardia e grandi rinunce".

Tra le prime reazioni dopo il voto quella del leader de La France Insoumise, Jean Luc Melenchon che su X ha scritto: "Bayrou è caduto. Vittoria e sollievo popolare. Macron è ora in prima linea, di fronte al popolo. Anche lui deve andarsene".

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