Una fregata militare italiana in soccorso delle barche della Global Sumud Flottilla danneggiate in una attacco di droni al largo di Creta. I sindacati annunciano prossime mobilitazioni

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto la fine degli attacchi alla flottiglia in rotta verso la Striscia di Gaza, chiedendo un'indagine indipendente. Reazioni all'attacco di droni al largo di Creta alle barche della Global Sumud Flottilla, sono arrivate anche dalla Commissione Ue: "La libertà di navigazione deve essere rispettata, non è accettabile un attacco di droni contro la Flotilla o altro uso della forza: rispettiamo lo sforzo umanitario degli attivisti, che vogliono mettere in luce la situazione intollerabile a Gaza, la libertà di assemblea è un pilastro della nostra democrazia",  ha detto una portavoce della Commissione, riferendo di aver "preso nota" della decisione dell'Italia d'inviare una nave della marina militare. Il riferimento è alla decisione del Ministro della Difesa Crosetto di inviare una fregata militare in soccorso delle imbarcazioni danneggiate. Crosetto, che domani riferirà in Parlamento, si trova in Estonia  e da lì dopo un confronto con il Capo di stato maggiore della Difesa, e dopo aver  sentito la presidente del Consiglio, ha autorizzato l'intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare, che era in navigazione a nord di Creta, nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro. "Di questa decisione - ha detto - sono stati informati l'addetto militare israeliano in Italia, il nostro ambasciatore e l'addetto militare a Tel Aviv e l'Unità di crisi della Farnesina". Quanto all'attacco alla Flottilla Crosetto ha sottolineato che "in democrazia le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando si svolgono nel rispetto delle norme del diritto internazionale e senza ricorso alla violenza".

In mattinata alla Camera c’era stata la protesta delle opposizioni per chiedere proprio che il governo riferisse in Aula su quanto accaduto. E si annunciano intanto nuove mobilitazioni: la Cgil chiede al governo "di adoperarsi immediatamente affinché sia garantita l'incolumità di tutte le persone a bordo delle imbarcazioni e per far sì che la missione umanitaria venga portata a termine", dicendosi, in caso di ulteriori attacchi, blocchi o sequestri delle imbarcazioni o dei materiali, pronta "a proclamare con la necessaria tempestività lo sciopero generale". Ad annunciare un nuovo sciopero senza preavviso sono anche le organizzazioni sindacali di base.

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