"La guerra in Ucraina dimostra che per garantire la sicurezza di una nazione "servono le armi e non il diritto internazionale, è disgustoso, ma questa è la realtà". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Zelensky ha fatto appello per un "ripristino della sicurezza e della cooperazione internazionale" pur ammettendo che potrebbe "già essere troppo tardi". In merito alle recenti provocazioni russe in paesi Nato, Zelensky ha lamentato una debole reazione delle istituzioni internazionali. Poi l'appello: "Non restate in silenzio mentre la Russia continua a trascinare questa guerra. Per favore, esprimetevi e condannatela. Per favore, unitevi a noi nella difesa del nostro Paese, la pace dipende da tutti noi. Dobbiamo fare di tutto per fermare l'aggressore. Se servono armi per farlo, se serve pressione per farlo, facciamolo ora".
Nel suo discorso al Palazzo di Vetro Zeelensky si è soffermato anche su quanto la tecnologia bellica stia mutando l'approccio alla guerra:"Stiamo vivendo la corsa agli armamenti più distruttiva della storia dell'umanità - ha detto - perché questa volta include l'intelligenza artificiale". Per Zelensky, "le armi si stanno evolvendo più velocemente della nostra capacità di difenderci: adesso ci sono decine di migliaia di persone che sanno come uccidere in modo professionale usando i droni. Questo è ciò che la Russia ha portato con la sua guerra". Quindi, avverte ancora il presidente, "è solo questione di tempo prima che i droni combattano contro altri droni, attacchino infrastrutture critiche e prendano di mira persone in completa autonomia".