Il segretario generale della Nato atteso alla Casa Bianca: Rutte parlerà con Trump del piano Europa-Ucraina per fermare la guerra

Quando in Italia saranno le 22, nello Studio Ovale della Casa Bianca si accomoderà davanti al padrone di casa, Donald Trump, il segretario generale della Nato Mark Rutte. Un vertice già programmato da tempo, prima che Trump, prendendo atto delle rigidità di Mosca, allontanasse l'ipotesi di un vertice con Vladimir Putin a Budapest per mettere fine alla guerra in Ucraina. E di Ucraina e delle crescenti tensioni militari tra la Russia e i Paesi europei della Nato, si discuterà nel corso dell'incontro. Rutte è probabile che approfitterà dell'occasione per promuovere il piano di pace in 12 punti  elaborato da Europa e Ucraina. Il piano prevede un cessate il fuoco sulle attuali linee di battaglia, cosa che nella sostanza chiede anche Trump e che Zelensky ha definito un "buon compromesso". Il piano prevede poi il ritorno dei bambini deportati e lo scambio di prigionieri ed Include anche garanzie di sicurezza per l'Ucraina, un fondo per la ripresa post-guerra e un percorso chiaro per l'Ucraina verso l'adesione all'Ue. E ancora,  il rafforzamento delle pressioni economiche sulla Russia e l'aumento degli aiuti militari a Kiev. Ancora oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di contare “sull’unità e solidarietà dell’Unione europea rispetto all’uso degli asset russi congelati”. Zelensky oggi si trovava in Svezia dove ha firmato un accordo di acquisto dal paese scandinavo di 150 caccia bombardieri Gripen. 

La Russia da parte sua ha fatto sapere di avere effettuato esercitazioni nucleari strategiche alla presenza di Putin. Secondo Zelensky la proposta di Trump di discutere con la Russia sulla base dell'attuale linea del fronte “è un buon compromesso”. Mosca continua i suoi attacchi sulle città e prova con le dichiarazioni a non chiudere definitivamente la porta a Trump. Non sussistono "ostacoli significativi" all'annunciato vertice tra i presidenti di Usa e Russia, ha dichiarato ai cronisti il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov. Secondo la Tass, Ryabkov non ha confermato che Mosca e Washington si siano scambiati documenti informali e ha ribadito che "i preparativi per il vertice stanno continuando".