Il monito della Corte di giustizia internazionale a Israele: lo Stato ebraico deve soddisfare i bisogni della popolazione di Gaza e non ostacolare la consegna di aiuti nella Striscia

Israele in quanto potenza occupante deve soddisfare “i bisogni fondamentali della popolazione di Gaza”, fornendole il necessario per sopravvivere e non usare a carestia come arma di guerra. Lo ha detto il presidente della Corte internazionale di giustizia, il giapponese Yuji Iwasaw, nell'udienza tenutasi oggi per specificare gli obblighi dello Stato ebraico nei confronti dei palestinesi della Striscia. La Corte, il rincipale organo giudiziario dell’ONU, ha sottolineato che Israele, è tenuto, in virtù del diritto internazionale a facilitare la consegna di aiuti alimentari da parte delle organizzazioni internazionali, compresa l’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i quasi 6 milioni di rifugiati palestinesi, che sin dall'inizio dell'offensiva a Gaza Israele ha fortemente osteggiato. 

Il parere, della Corte dall'importante peso giuridico e morale, si basa sulle testimonianze ascoltate per una settimana in aprile e fornite da decine di Paesi e organizzazioni. Gran parte di esse era incentrata sul ruolo proprio dell’UNRWA, ostracizzata e vietata da Tel Aviv con l’accusa di complicità di suoi membri negli attacchi del 7 ottobre 2023. In proposito la Corte afferma che Israele non ha fornito prove dell’appartenenza di personale dell’UNRWA ad Hamas. Oltre 370 dipendenti dell’organizzazione sono stati uccisi negli ultimi tre anni dai soldati israeliani.

Israele non ha partecipato alle procedure, e le respinge come ha sempre fatto in altre occasioni simili che hanno coinvolto altre istituzioni sovranazionali. Nel luglio del 2024 , la Corte aveva già sancito che l’occupazione dei territori palestinesi è “illegale”. Presso la Corte è inoltre ancora pendente il giudizio sulla causa intentata dal Sudafrica, che accusa Israele di violazione della Convenzione del 1948 sul genocidio. 

La reazione al giudizio di oggi da parte di Israele è stata nel segno delle precedenti: l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha definito il parere della Corte Internazionale di Giustizia "vergognoso".