Attraverso una dichiarazione ufficiale, Hamas si è detta pronta a un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi. Hamas pone come condizione il rilascio "di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti da Israele, nel contesto di un'intesa che porterà alla fine della guerra nella Striscia di Gaza". Inoltre si chiede " il ritiro completo delle forze d'occupazione da tutta la Striscia; l'apertura dei valichi per l'ingresso di tutti i beni e le necessità della popolazione; l'avvio di un processo di ricostruzione". Il movimento si dice inoltre pronto a formare un governo nazionale indipendente composto da tecnocrati, "che gestisca integralmente gli affari della Striscia di Gaza e si assuma immediatamente tutte le responsabilità in tutti i settori".
"Propaganda di Hamas, priva di qualsiasi novità", la risposta a stretto giro dell'Ufficio del Primo Ministro israeliano Netanyahu. Per il governo di Tel Aviv, "la guerra può terminare immediatamente se vengono soddisfatte cinque condizioni: il rilascio di tutti gli ostaggi; il disarmo di Hamas; la smilitarizzazione della Striscia di Gaza; il controllo di sicurezza israeliano a Gaza; e "l'istituzione di un'amministrazione civile alternativa che non indottrini al terrorismo, non diffonda il terrorismo e non minacci Israele".