Colpevole di tutte le accuse, la più grave delle quali è avere tentato un colpo di stato. La Prima sezione della Corte Suprema brasiliana ha condannato l'ex presidente Jair Bolsonaro a 27 anni e tre mesi di carcere. Dopo i giudici Cármen Lúcia, Alexandre de Moraes, e Flávio Dino, anche il presidente del collegio, Cristiano Zanin ha ritenuto il leader di destra brasiliana colpevole di tutte le accuse.
Tra le prime reazioni internazionali, immediato il commento di Donald Trump, che ha parlato di "condanna sorprendente". "Decisione ingiusta, risponderemo a questa caccia alle streghe", ha rincarato il segretario di Stato Usa Marco Rubio, che si è scaglia contro i giudici della Corte Suprema: "Continuano le persecuzioni politiche da parte di chi viola i diritti umani".
Pene severe sono state inflitte anche ad altri imputati, alti ufficiali ed un ex ministro, accusati, come Bolsonaro, di associazione a delinquere armata, tentata abolizione violenta dello Stato di diritto democratico, colpo di Stato, danneggiamento aggravato contro il patrimonio pubblico e deterioramento di beni culturali protetti.