"Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più". Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ha ufficializzato con queste parole la partenza dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, di 42 barche, 18 delle quali italiane, dirette a Gaza per portare aiuti umanitari. Altre sei sono salpate dalle coste della Grecia. Le imbarcazioni sono partite tra bandiere palestinesi al vento e al grido di "Free Palestine". Nelle acque di Portopalo erano arrivate ieri le 24 barche provenienti dalla Tunisia, tra cui la Familia Medeira e la Alma, riparate dopo il recente attacco di droni. La flotta si ricongiungerà, con le sei barche partite dalla Grecia per poi proseguire la lunga navigazione verso le coste di Gaza.
"Il piano è andare verso Gaza dove in questo momento c'è un black out delle comunicazioni, il che non vuol dire che non stiano accadendo cose che stanno andando oltre il disumano, superando limiti che pensavano non si potessero superare", ha detto la portavoce della Flotilla, che ha parlato di "un genocidio conclamato da tutti" che vede Governi, come quello italiano "che si astengono quando si parla di sottoporre il governo Netanyahu a delle sanzioni".